lunedì 24 settembre 2007
Il tradimento questo conosciuto
Lo spunto viene da un fatto di cronaca di qualche anno fa – ma l’attualità del tema è fuori discussione -, di cui sono venuta a conoscenza solo di recente. Una coppia con due figli piccoli ha rischiato lo sfascio perché lei ha scoperto il tradimento del marito, complice un sms fuori tempo e…luogo. La burrasca oggi è passata e la famiglia è ancora unita, anzi capita di vedere marito e moglie passeggiare per mano, abbandonarsi a effusioni, salutarsi con un bacio, proprio come fanno gli innamorati. Tutto come nulla fosse successo, la ferita si è richiusa, la vita scorre di nuovo come prima del fattaccio. O No? Verrebbe da pensare che il loro sia un rapporto superficiale, una sorta di amore di serie B e che lo fosse anche prima del tradimento. Se è basso il livello di pretesa e di coinvolgimento è anche più facile perdonare e ricucire perché non sono poi così alte le aspettative di felicità (ma poi che cos’è la felicità?). Al contrario per una coppia legata da un amore profondo e da una fiducia granitica non ci può essere perdono, lo strappo è insanabile.
O forse piuttosto lei ha perdonato soprattutto per i figli e solo a poco a poco ha ritrovato le motivazioni e lo slancio per stare con lui, ha imparato a volergli di nuovo bene. Ma forse il dubbio non l'abbandona mai completamente, magari è sospettosa e guardinga, controlla a vista il marito, teme che da un momento all’altro un’altra donna minacci di nuovo la sua famiglia. Se sia amore di serie A o B, se lui lascerebbe la moglie per un'altra o se si farebbe più volentieri qualche altra avventura tenendosi però ben stretta la moglie, non è dato sapere. Il punto è che, come riflettono con me un amico e un’amica, con gli affetti e in particolare con l’amore si entra in un campo minato, molto soggettivo che sfugge completamente alla categorizzazioni, roba da andare fuori di testa (letteralmente). Dall'esterno, infatti, è molto difficile giudicare i sentimenti tra due persone, poiché ci basiamo solo sui "sintomi", quei segnali che possiamo vedere come il contatto, le effusioni, la maggiore o minore vicinanza. Ma in fondo tutti sappiamo che questi segnali non sono che un aspetto - talvolta anche marginale - della sintonia tra due amanti. Ci possono essere momenti di forte intesa senza che ci si tocchi o ci si parli e viceversa gesti assolutamente vuoti.

Comunque sforzandoci di razionalizzare (e quindi di semplificare), fatti come la crisi di un matrimonio dopo un tradimento si muovono verso lo stato che richiede meno sforzo – gli esperti di neuroscienze sostengono che il principio di conservazione è quello che fa stare meglio -, un po' per vigliaccheria, un po' perché forse prima del danno qualcosa è stato effettivamente costruito e non è sempre facile buttare tutto alle ortiche.

Peccato che tutto quello che è stato scritto fin qui viene da mano esterna al fatto e quando uno è coinvolto - tradito nella fiducia o preso dalla passione - le forze in ballo cambiano e i principi che ci sostengono belli saldi nessuno può sapere dove vanno a finire. Insomma come non detto.

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posted by Sofia at lunedì, settembre 24, 2007 | Permalink | 0 comments
venerdì 7 settembre 2007
Basic Instinct
Istinti bassi, poca filosofia mi suggerisce un amico quando gli chiedo come si fa a entrare nella testa di un uomo-energumeno da manuale.
Lo sapeva bene Mafalda de “Le ragazze di San Frediano che, per punire e magari riavere (tutto per sé) il rubacuori-maschio-sfruttatore Bob, finge di fregarsene, si fa vedere in giro a sfarfallare con altri ragazzi, lascia intendere a Bob e a tutto il quartiere che se la spassa con loro. Reazione di Bob, puntuale come il riflesso condizionato di un topolino-cavia: rabbia, gelosia, turbamento perché il sospetto che Mafalda non sia più (o solo) sua gli fa arrovellare il fegato. Come va a finire? Bob e Mafalda vissero felici e contenti.
Non va sempre a finire così, ma la morale della favola è che per toccare sul vivo il maschio senz’anima non servono le sottigliezze filosofiche, ma le maniere forti. Insomma conoscilo e se non lo puoi evitare, almeno torturalo. Un monito ai maschi in ascolto da Medea - conoscete l’eroina tragica di Euripide? -: le donne hanno paura di tutto, temono la violenza e le armi, ma se l’offesa le colpisce nel talamo, non c’è cuore al mondo più sanguinario.
Attenti a voi!

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posted by Sofia at venerdì, settembre 07, 2007 | Permalink | 0 comments