lunedì 15 ottobre 2007
Anche gli uomini piangono
Parlando con un amico, ho scoperto – con piacere perché per una volta la sventura è capitata a un uomo e con dispiacere perché persona cara che ha sofferto – che anche l’uomo può farsi “tacca”: circuito, conquistato, sfruttato e dopo tanti (o qualche) tira e molla gettato via. Del tema abbiamo già parlato, ma al femminile. Ebbene almeno un uomo – ma credo di casi simili ce ne siano – è stato strapazzato da una femme fatale assetata di passione, sposa stanca con figlia, che per due anni si è rigirata il poverino promettendo imminente divorzio… che – indovinate - non è mai arrivato. Lui ha sofferto perché ha creduto davvero alle parole della spietata che prima di lasciare baracca e burattini (ma quando mai?!) ha dato il benservito all’amante. Proprio come fanno gli uomini.

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posted by Sofia at lunedì, ottobre 15, 2007 | Permalink |


3 Comments:


  • At 16 ottobre 2007 alle ore 14:03, Blogger zeromega

    Questo commento è stato eliminato dall'autore.

     
  • At 16 ottobre 2007 alle ore 14:05, Blogger zeromega

    Traspare una certa diabolica soddisfazione: c'è il dispiacere perchè la vittima di turno è un amico, ma dopo tutto quest'inversione di ruoli sembra come una sorta di "vendetta".
    Ma in fondo non è la sconfitta della femminilità davanti al machismo?

     
  • At 16 ottobre 2007 alle ore 14:35, Blogger Sofia

    Ebbene sì un po' di piacere l'ho provato e nasce dal fatto che questa signora è come se avesse vendicato in una volta sola le tante "tacche" a giro per il mondo. Ma so benissimo che di fatto non è così e che questa specie di lotta di civiltà femminismo contro maschilismo-machismo rimane un puro esercizio intellettuale. Perché le donne che hanno sofferto, che soffrono e che soffriranno per qualche energumeno col pelo sul cuore non hanno sofferto, soffrono e soffriranno di meno perché altre - poche - hanno deciso di disfarsi di un uomo di troppo.
    Così per gli uomini - continuo a pensare molti meno - che hanno il cuore ridotto in briciole da una donna senza cuore.