giovedì 4 ottobre 2007
Ci vorrebbe un amico
Mettersi in gioco fino in fondo non è di questi tempi.
Nella società liquida teorizzata dal sociologo-filosofo Zigmunt Bauman, in cui tutto è “liquido”, cioè provvisorio, a termine, disimpegnato, non fa meraviglia che anziché fidanzarsi, andando alla scoperta rischiosa di un perfetto sconosciuto, si preferisca affidarsi alle “cure” di amico che senza impegno, a mezzo servizio, ma con l’affetto di chi ti conosce da una vita, divide con te il letto, quando ha voglia, quando ha tempo. I risultati di una ricerca Usa condotta sugli studenti universitari ci dicono che esiste la categoria degli FWB, "Friends With Benefits", cioè "amici con qualche vantaggio" o "beneficio" in più. Non c’è da meravigliarsi, no? Lui, l’amico è a portata di mano e non chiede niente se non qualche ora di piacere che restituisce senza tirchieria… e poi si va al cinema come prima, si sbocconcella una pizza davanti alla TV come sopra. E magari l’amico carissimo ti chiede qualche consiglio su come fare colpo sulla tipa che tutte le mattine incontra sul pianerottolo di casa. Sta di fatto che - secondo la ricerca - il 10 per cento di questi rapporti si trasforma in un vero e proprio "fidanzamento" – poetico, romantico, successo ad amici che stanno ancora insieme, posso testimoniare -, circa il 33 per cento svanita l'attrazione sessuale torna amico come prima – beati loro, ma come faranno! - mentre il 25 per cento delle relazioni finisce e anche l’amicizia – triste, tristissimo, ma scritto da subito tra le righe di questa specie di storia-non storia. Perché uno dei due si innamora… sempre -.
Nota a pie’ di pagina (presa in prestito da un’amica livornese di un’amica sarda): se vuoi mangiare una salsiccia mica compri tutto il maiale? Forse gli FWB sono passati da Livorno.

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posted by Sofia at giovedì, ottobre 04, 2007 | Permalink |


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