Più che male ben di pietre. E’ grazie alle pietre, cioè ai calcoli che la protagonista – nonna della scrittrice – va a curarsi alla terme che conosce l’amore, quello per cui vale la pena vivere. Il libro - grande successo in Francia dove tra gli intellettuali e gli “ottentotti” c’è un vasto pubblico di lettori medi che divorano libri – leggero, scritto in modo piano in un italiano trapuntato qua e là di dialetto sardo, racconta la vita, il matrimonio, l’amore per il Reduce della nonna, vita in cui tutto arriva tardi: il matrimonio quando nessuno ci sperava più nell’Italia del Secondo Dopoguerra e soprattutto la passione amorosa. Reale o sognata poco importa perché è quella che cambia la vita e ti salva.
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