Non si può non comunicare. E’ uno degli assiomi dello psicologo austriaco
Paul Watzlawick. Si comunica con le parole, con i gesti, con la posizione che occupiamo nello spazio, con gli sguardi. Eppure è così difficile comunicare… o meglio capire ciò che un altro ci vuole comunicare, entrare in sintonia. Forse ci complichiamo la vita con le nostre mani a caccia di significati nascosti, di sensi reconditi, guidati dall’eccesso di ragionamento e da elucubrazioni. Forse il nostro intelletto è malato di troppa astrazione. Grigia è la filosofia verde è l’albero della vita, ha detto – strano, ma vero – qualche filosofo.
Lancio a tutti voi una provocazione: se ci lasciassimo guidare più dagli stati d’animo, sentimenti o istinto, come preferite chiamarli, non sarebbe più facile comunicare e capire ciò che l’altro comunica? Un po’ come fanno i bambini… prima che ruoli, convenzioni sociali, condizionamenti facciano prendere al “fanciullino” una “cattiva” strada.
Immagine di bluebettyEtichette: comunicare, stati d’animo
In modo "freddo" si chiama comunicazione non verbale. Da questo tipo di comunicazione passa la maggior parte di quello che noi comunichiamo.
In fondo uno sguardo ed un sorriso valgono più di mille parole :-)